I tessuti adiposi comunicano con il sistema nervoso centrale per mantenere l’omeostasi energetica di tutto il corpo. L’opinione principale, sino ad ora, è che gli ormoni circolanti secreti dal grasso trasmettano lo stato metabolico al cervello, che integra le informazioni periferiche e regola la funzione degli adipociti attraverso la produzione simpatica noradrenergica.
Tessuto adiposo incluso in paraffina. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Yellow_adipose_tissue_in_paraffin_section_-_lipids_washed_out.jpg
La visione convenzionale postula che i segnali adiposi si trasmettano al cervello attraverso ormoni circolanti lenti e diffusivi. Qui la prova anatomica inequivocabile dell’innervazione sensoriale nel grasso fornisce invece una base circuitale per una potenziale trasmissione neurale veloce e codificata nello spazio dagli organi periferici al cervello
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I neuroni somatosensoriali dei gangli della radice dorsale innervano il tessuto adiposo .
Tuttavia, la mancanza di strumenti genetici per indirizzare selettivamente questi neuroni ha limitato la comprensione della loro importanza fisiologica.
Questo studio ha sviluppato strategie virali, genetiche e di imaging per manipolare i nervi sensoriali in modo organo-specifico nei topi.
Ciò ha permesso di visualizzare l’intera proiezione assonale dei gangli della radice dorsale dal soma agli adipociti sottocutanei, stabilendo le basi anatomiche dell’innervazione sensoriale adiposa.
I nervi sensoriali regolano le funzioni dei grassi
Funzionalmente, l’ablazione sensoriale selettiva nel tessuto adiposo ha migliorato i programmi trascrizionali lipogenici e termogenetici, con conseguente aumento del cuscinetto adiposo, arricchimento degli adipociti gialli e temperatura corporea elevata in condizioni termoneutre.
I fenotipi indotti dall’ablazione sensoriale richiedevano una funzione simpatica intatta. Viene quindi postulato che i neuroni sensoriali che innervano il grasso giallo modulano la funzione degli adipociti agendo come un freno sul sistema simpatico.
Questi risultati colmano un’importante lacuna su come il sistema nervoso centrale monitora e orchestra le funzioni adipose, evidenziando l’importanza di un ramo sottovalutato della comunicazione cervello-corpo.
Il cervello non riceve passivamente la comunicazione dal grasso solo attraverso gli ormoni, ma lo esamina attivamente con l’apporto dei neuroni somatosensoriali, quando il cervello non riceve messaggi sensoriali dal tessuto adiposo, i programmi attivati dal sistema nervoso simpatico, che sono deputati a trasformare grasso bianco in grasso bruno diventano più attivi nelle cellule adipose, portando ad una maggior presenza di livelli di grasso bruno e grasso più grande.
Il grasso bruno scompone più molecole di grasso e zucchero per produrre calore, tant’è che a neuroni sensoriali bloccati corrispondono alti stimoli simpatici con temperatura più alta nelle cavie dello studio
L’idea è che i neuroni simpatici attivano la combustione dei grassi e la produzione di grasso bruno mentre i sensoriali invece riducono questi effetti, in un equilibrio di attivazione/ inibizione ancora non ben definito, ma certamente indispensabile per mantenere il grasso sano.
Questa nuova visione consentirà di potere esplorare e quindi trattare con maggiore efficacia tante patologie legate ad alterati metabolismi del grasso
Dottssa Lebois Manila
Bibliografia
The role of somatosensory innervation of adipose tissues
Zhang, Y. et al. The role of somatosensory innervation of adipose tissues. Nature (2022). https://doi.org/10.1038/s41586-022-05137-7