NUTRIGENOMICA E NUTRACEUTICA

La “nutraceutica”, termine nato dal connubio tra nutrizione e farmaceutica, è una scienza che si occupa dello studio di una classe di alimenti con determinate proprietà benefiche per la salute dell’uomo.

La ricerca scientifica negli ultimi anni ha portato a maggiori conoscenze rispetto a quanto era stato compreso solo un paio di decenni fa, quando lo studio degli alimenti si limitata al solo valore nutrizionale.

Attraverso dei test genetici fatti sull’ uomo, gli studiosi sono stati in grado di svelare alcune mutazioni, responsabili di diverse patologie come il diabete, l’ipercolesterolemia, il cancro, la celiachia…consentendo in tal modo di individuare quali alimenti possono apportare dei benefici se introdotti con la dieta.

E’ nata così una scienza che prende il nome di nutrigenomica che ha permesso un nuovo approccio nutrizionale a determinate patologie.

Una corretta e mirata nutrizione rapportata alla diversità genotipica di ciascun individuo rientra, ormai, nelle linee guida per la prevenzione di un vasto numero di malattie.

I nutraceutici svolgono quindi un ruolo importante nella nostra dieta sia come modificatori epigenetici sia nei meccanismi di insorgenza di patologie.

 In quali alimenti si trovano i nutraceutici e quali sono?

I progressi in ambito scientifico di nutraceutica, nutrigenomica e nutraceutici ha portato all’identificazione di diversi “supercibi” cioè alimenti con proprietà nutraceutiche in grado di controllare l’espressione genetica, la maggior parte dei cambiamenti epigenetici difatti è influenzata dallo stile di vita e dalla nutrizione.

Tra i nutraceutici più importanti troviamo:

  • Polifenoli

che costituiscono un gruppo di molecole eterogenee del regno vegetale. In base alla loro struttura si possono distinguere in fenoli semplici, flavonoidi e tannini. L’apporto giornaliero di polifenoli varia enormemente in relazione al tipo, alla qualità e alla quantità di vegetali consumati. Gli alimenti ricchi di polifenoli sono soprattutto frutta e verdura fresca, ma anche tè, vino, cacao e derivati. I polifenoli hanno effetti antibatterici, antiinfiammatori e anti aterogeni.

 

  • Resveratrolo

    composto appartenete ai polifenoli. Si ritrova nell’uva ma si trova solo nelle bucce, mentre il suo contenuto nel vino dipende dalla pianta della vite, dall’ubicazione geografica della coltivazione e dal tempo di fermentazione.

Ha un’elevata proprietà antiossidante e antinfiammatoria e funzioni protettive nei confronti di malattie cardiovascolari.

 

  • Curcumina

    pigmento vegetale presente nel rizoma della Curcuma longa, ha azione antinfiammatoria e antiossidante; è in grado di interagire con numerosi bersagli molecolari.

Il suo utilizzo in campo oncologico ha dimostrato promuovere l’inibizione dell’angiogenesi implicata nello sviluppo del tumore e della sua progressione, promuovendo inoltre la risposta apoptotica cellulare.

Da non dimenticare che la curcuma dovrebbe essere consumata insieme ad una modesta quantità di pepe, che ne migliora l’assorbimento.

 

  • Acido ellagico

    composto fenolico che può essere estratto dalla buccia del melograno e che è presente in molti frutti rossi, come bacche di goji, lamponi, fragole e mirtilli rossi.

La combinazione di acido ellagico e curcumina a varie concentrazioni ha dimostrato avere migliori proprietà antitumorali rispetto alle singole molecole.

L’acido ellagico ripristina l’espressione e l’azione di p53, un importante promotore dell’apoptosi cellulare.

 

  • Omega-3

    che si ritrovano in abbondanza in alimenti come noci, olio di noci, pesci e semi oleosi come semi di lino. Hanno un’importante azione antitrombotica, perché abbassano i livelli plasmatici di trigliceridi, interferendo con la loro incorporazione a livello epatico.

 

  • Cardo mariano

    , pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae. I principali componenti fitochimici a cui attribuire la sua azione e il suo potenziale terapeutico vanno sotto il nome generico di flavolignani.

Nella pratica clinica, il cardo mariano viene utilizzato nel trattamento di malattie del fegato. Esercita un’azione rigenerativa sugli epatociti rendendoli più resistenti agli agenti epatotossici.

Il danno causato dai radicali liberi alle membrane cellulari provoca un grande rilascio di acido arachidonico, che porta ad un aumento della sintesi dei principali mediatori dell’infiammazione, i leucotrieni, prodotti da una reazione catalizzata dalla lipossigenasi.

Il cardo mariano ed in particolar modo un suo componente detta silimarina agisce come un potente inibitore di questo enzima bloccando così la sintesi di prostaglandine durante il processo infiammatorio.

 

  • Antociani

    sono un gruppo di flavonoidi presenti nelle verdure e nella frutta.

Le fonti più ricche di antociani sono bacche, uva nera, melanzane, barbabietola rossa, malva, ciliegie, verdure crocifere, agrumi e melograno. Più intensa è la loro colorazione (rossastra o bluastra), maggiore è il contenuto di antociani.

A livello epigenetico, le antocianine influenzano il ciclo cellulare, consentendo una migliore efficacia dell’attivazione dei meccanismi di riparazione del DNA.

Conclusioni

Conoscere le proprietà degli alimenti può orientarci verso scelte e abitudini alimentari mirate.

Tale stile si correla bene alla Dieta Mediterranea che promuove uno stile di vita ricco di alimenti vegetali come verdura, frutta e fibra, ricchi di nutraceutici.

La letteratura scientifica sui nutraceutici è crescente ed i campi sono assai diversificati, anche se il maggiore gruppo è riferito all’effetto antiossidante, probabilmente perché la vita media della popolazione si è allungata.

Sicuramente il continuo aumento delle conoscenze dei vari componenti nutraceutici porteranno a maggiori certezze future.

Dottssa Marianna Grasso

 

Leave a Reply